La programmazione orientata agli oggetti

Object Oriented Programming

La programmazione orientata agli oggetti (OOP, Object Oriented Programming) è un paradigma di programmazione che prevede di raggruppare in un’unica entità (la classe descrizione astratta di un tipo di dato) sia le strutture dati che le procedure che operano su di esse, creando un oggetto (istanza della classe) software dotato di proprietà (dati) e metodi (procedure) che operano sui dati dell’oggetto stesso.
Nel linguaggio C++ è possibile scrivere programmi secondo uno stile di programmazione che può essere orientato agli oggetti.

La differenza tra classe e oggetto è la stessa che c’è tra tipo di dato e dato.

Si è detto che un oggetto è definito da:

  • attributi che rappresentano le sue caratteristiche e proprietà fisiche utili a definire il suo stato (variabili e costanti);

  • metodi che rappresentano i comportamenti ammissibili o le azioni, le proprietà dinamiche, cioè le funzionalità dell’oggetto stesso e chi usa l’oggetto può attivarli. I metodi vengono realizzati con le funzioni contenenti le istruzioni che implementano le azioni dell’oggetto e possono avere parametri e fornire valori di ritorno (funzioni e procedure).

Esempio

Prima di implementare un’applicazione occorre innanzitutto individuare il contesto nel quale si deve operare, per formalizzare il dominio applicativo. Si supponga di gestire i prodotti di un grande magazzino che vende elettrodomestici e che elenchi le caratteristiche e funzionalità di essi.  Formalizzando gli oggetti del dominio applicativo si ha un diagramma di classe (Class Diagram) che fornisce una notazione grafica per la formalizzazione delle classi e le relazioni che intercorrono tra di esse. Ad esempio:

Esempi vari:

Un linguaggio ad oggetti, per essere definito tale, deve supportare le proprietà di incapsulamento, information hiding, ereditarietà e polimorfismo.

PHP Code Snippets Powered By : XYZScripts.com